Da Geografia dell'Italia,
di G. Strafforello, 1899:
Conversano (12,800 ab.).
- All'altezza di 219 metri sul mare, da cui dista 8 chilometri,
ed a 28 chilometri a scirocco da Bari, sopra un colle ameno, da
cui lo sguardo spazia ricreato sopra un'ampia prospettiva, comprendente
una lunga sequenza di amene campagne, di città e paeselli.
Fra
gli edifizi nell'interno, ameno anch'esso, della città, primeggia
la cattedrale, gotica esternamente e di moderna architettura nell'interno,
con facciata terminante ad angolo acuto (figg. 12-13): fu restaurata
dal vescovo Palumbo, teatino, dopo la metà del secolo scorso.
Belle pure alcune altre chiese di frati e di monache, e grande monastero
di monache Benedettine, nei cui archivi conservansi alcune lettere
curiose di Maria di Enghien alla moglie di re Ladislao. Poco lungi
dalla città v'è un Seminario rinomato con ricca biblioteca.
Ad un chilometro circa verso greco, un recente e bel Camposanto,
con porta sontuosa, ornata di pilastri dorici, e sopra la statua
della Religione. In mezzo una chiesa con sotto un ipogèo.
Due borghi: Borgo Vecchio e Borgo Nuovo, costruiti in tempi diversi,
vanno annessi alla città; l'antica era cinta di mura e di
torri che veggonsi ancora al dì d'oggi con un antico castello,
con torri rotonde, di cui una merlata signoreggia le altre, appartenente
dal 1456 agli Acquaviva, duchi d'Atri e conti di Conversano.
Conversano possiede un ospedale e molti istituti pii, con un reddito
complessivo di lire 10,664. L'industria
annovera fabbriche d'olio d'oliva, di liquori, di cremor di tartaro
e di paste alimentari. Molti negozi di olio, di vino, di cereali
e commercio rilevante.
Cenni storici. - Ignota è l'origine
di Conversano, anticamente Cupersanum, la quale deve però
essere antichissima, come attestano i sepolcri scoperti in varii
tempi nelle sue adiacenze e nei quali furono rinvenuti idoletti
di varie deità pagane: Giunone, Minerva, Cerere, Vesta e
bellissimi vasi etruschi istoriati di varie forme, contenenti le
ceneri dei defunti. Come rilevasi dai documenti fu sede episcopale
fin dai primi secoli del Cristianesimo.
Nel secolo IX la invasero i Saraceni, i quali distrussero parecchi
dei suoi villaggi. Sopraggiunti i Normanni, la convertirono in contea,
qual uno dei dodici punti prescelti per dominare l'Apulia e ne diedero
il comando ad un loro capo, conferendogli il titolo di conte. Di
codesti conti fu uno dei primi un figlio di Tancredi, di nome Goffredo,
e da lui ebbe principio la serie dei signori o conti di Conversano,
fra i quali si annoverano Roberto di Basville, marito di Adelivia
figliuola di Ruggero, e quindi Albivia, figliuola di re Tancredi
e moglie di Gualtiero di Brienne. Sullo scorcio del secolo XVII
Conversano fu quasi intieramente distrutta dalla peste.
Uomini illustri. - Vi nacquero: Luigi
Carelli, archeologo e numismatico, segretario perpetuo dell'Accademia
ercolanese di Napoli, morto nel 1833, e lo storico e letterato Paolo
Antonio di Tersia.
Coll. elett. e Dioc. Conversano - P. e T. locali, Str. ferr.
a Polignano a Mare.
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