Da Geografia dell'Italia,
di G. Strafforello, 1899:
Casamassima (8800 ab.). -
Siede a 223 metri d'altezza sul livello del mare, da cui dista 16
chilometri e 20 da Bari, in ampia pianura e in situazione pittoresca
in sommo grado. Vasta infatti, non meno che variata e dilettosa,
è la prospettiva che parasi innanzi allo sguardo: da lungi
l'Adriatico e la sua bella spiaggia, lungo la quale schieransi a
sinistra Castel del Monte, Palo, Bitonto, Grumo, Modugno, Canneto
di Bari, Montrone, Valenzano; a destra Noicattaro, Rutigliano, Conversano
e Turi, e, in mezzo a questo anfiteatro grandioso, la grande, la
superba Bari. In lontananza le alte e vaporose vette del monte Gargano.
Nella chiesa collegiata ammirasi un dipinto di Fabrizio Santafede.
Casamassima ha un Orfanotrofio femminile fondato nel 1798, con annua
rendita di lire 9879, ed altre opere pie; un ricco ex-monastero
di religiose e due abbazie. Poco lungi dall'abitato, in lugo denominato
Casal Antico, cinto sino ai dì nostri di torri e
fossi, furono dissotterrate monete d'argento antiche. Alcune banche,
torchi da olio, distillerie, fabbrica di cremor di tartaro e molto
commercio.
Cenni storici. - Vogliono alcuni che Casamassima
tolga origine da un castello fatto costruire da Fabio Massimo durante
la guerra tarentina, donde il nome di Casamassima. Ne fu il primo
feudatario, ricordato nell'istoria, Giovanni Antonio Del Balzo,
principe di Taranto, il quale l'assegnò in dote ad una figliuola,
sposatasi a Giulio Antonio Acquaviva, duca d'Atri, che lo vendè
poi per 20,000 ducati a Gian Antonio Tommasini di Barletta. Da costui
passò successivamente ad un Prospero Marcello, ad un Cola
Calvo Giudice, ad un Gerolamo Capano e per ultimo ad Antonio Acquaviva.
Tornato il feudo al demanio, per essersi estinta l'ultima famiglia
feudataria, fu venduto dal governo a un Michele Vaaz portoghese,
il quale lo cedè ad Antonio Da Ponte, una di cui discendente
lo recò in dote ai Caracciolo di Vietri di Potenza.
Coll. elett. Acquaviva delle Fonti - Dioc. Bari - P. e T. locali,
Str. ferr. ad Acquaviva.
Da Stemmi delle città italiane, 1930 ca.:
Casamassima - Abit. 8.850
- Provincia di Bari. Ne derivano il nome da Fabio Massimo e dall'aver
ivi egli eretto un castello, a tempo della guerra tarentina. Primo
dominatore del luogo (per quanto sappiamo da documenti) fu un Del
Balzo, principe di Taranto. Casamassima spazia su ampio altipiano
fertilissimo e dal quale mirasi un panorama meraviglioso: di campi
e di paesi. Un cielo incantevole e, in fondo, il mare.
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